NAPOLI – Tragedia nel cuore di Napoli. Nel corso della tarda serata di ieri, 13 febbraio, è scoppiata una lite familiare in un’abitazione di via Pietro Colletta. La discussione, le cui cause sono ancora sconosciute, è successivamente degenerata e sfociata in un’aggressione violenta. Al culmine della lite, un giovane di 30 anni, Mario Emenato, probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti, ha ferito la madre. Ad assistere alla scena vi era il compagno della donna. Quest’ultimo si è subito recato al commissariato di Vicaria per denunciare il fatto ma è stato raggiunto dall’aggressore, il quale ha tentato di accoltellarlo alla gola.
Un agente di polizia, che ha assistito all’episodio, ha cercato di intervenire per bloccare l’assalitore e disarmarlo. Il giovane, nel tentativo di reagire, ha pugnalato anche l’agente a una gamba. Mentre l’aggressore era in procinto di colpire nuovamente il poliziotto, puntando stavolta alla gola, un secondo agente è intervenuto per difendere il collega.
Dalle ricostruzioni risulta che nel corso della colluttazione e nel tentativo di disarmare il trentenne, un terzo poliziotto sia intervenuto e che abbia esploso un colpo d’arma da fuoco che ha ferito gravemente alle gambe il giovane aggressore.
Scattati i soccorsi per tutti i feriti. La madre è stata trasportata presso l’ospedale Cardarelli di Napoli. L’assalitore è stato portato all’ospedale Vecchio Pellegrini e nella stessa struttura sono stati medicati e dismessi anche il patrigno e l’agente ferito.
Il trentenne, già noto alle forze dell’ordine per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto abusivo di armi da taglio, è successivamente deceduto e, per questa ragione, il poliziotto che ha sparato e ferito il giovane ora è indagato, come atto dovuto, per omicidio colposo.