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HomeSport L’ultima corsa di Valentino Rossi su una pista italiana

Moto Gp, Valentino Rossi
correrà per l'ultima volta
su una pista italiana

"Grazie a tutti, vi ho fatto divertire"

Non è un addio, nel 2022 ancora due gare

di Roberta Chiarello22 Ottobre 2021
22 Ottobre 2021

Valentino Rossi Team: Petronas Yamaha SRT during FP1 of th eMOTOGP Race at the Gran Premio Nolan del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, Misano Adriatico, Italy, 22 October 2021. ANSA/DAVIDE GENNARI

Domenica si chiude un pezzo di storia della MotoGp del nostro Paese. A Misano Adriatico andrà in scena l’ultima gara italiana di Valentino Rossi, che avvia verso la conclusione una carriera che lo ha visto nove volte campione del mondo. Tanta l’emozione già un mese fa sul circuito romagnolo all’annuncio del ritiro, ma questa volta il Dottore vuole “restare concentrato, perché alla fine è uno sport pericoloso”.
Sulla pista intitolata a Marco Simoncelli – del quale proprio domani ricorre il decimo anniversario dalla morte – Valentino si lancerà in pista per la gara numero 430 del motomondiale, terz’ultima di una carriera lunga 26 anni.

Il campione, infatti, salirà in sella ancora a Portimao e poi a Valencia – gara conclusiva del Mondiale 2021, in programma il prossimo 14 novembre – ma questo non sarà un addio definitivo. L’annuncio che ha sorpreso fan e addetti ai lavori è arrivato dal braccio destro di Rossi, Alessio Salucci, che ha rivelato l’intenzione del campione di fare qualche altra apparizione in pista nella classe regina anche nel 2022. “Vuole guidare due volte l’anno la MotoGP, ci ha già detto di organizzare il programma” ha detto in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Il focus per il 42enne di Tavullia, comunque, resta sul presente. “Non voglio pensare che questa sarà l’ultima gara a Misano, ma una gara normale – ha detto Rossi – nella quale vorrei fare il miglior lavoro possibile e provare magari a chiudere nei primi dieci, anche se non sarà facile”.

Ma la gratitudine del fuoriclasse, che non ha mai voltato le spalle ai fan che per anni lo hanno idolatrato, è la stessa di sempre. “Io devo solo dire grazie a tutti”, ha riconosciuto Valentino, perché “ci siamo divertiti tanto, e credo che alla fine questa sia la cosa più bella”. Nel frattempo gli occhi restano puntati su Fabio Quartararo, che domenica a cavallo della Yamaha potrebbe diventare il primo francese a laurearsi campione del mondo della massima cilindrata, rincorso solo da Francesco Bagnaia e dalla Ducati, attardati di 52 punti in graduatoria.

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