Era russo l’autore della sparatoria di ieri sera fuori dal quartier generale del FSB, il servizio federale di sicurezza russa, in cui è morto un agente, e cinque persone sono rimaste ferite. Il suo nome – stando a quanto riportano i media di Mosca – è Evgeni Manyurov, 39 anni. L’uomo, laureato in giurisprudenza, viveva a Podolsk, polo industriale vicino la capitale, e lavorava per una società di sicurezza privata. Manyurov è morto nel corso della sparatoria.
Al momento sull’identità dell’uomo manca ancora la conferma delle autorità, così come non sono state divulgate le motivazioni che avrebbero originato l’attentato. Ci sono ancora dubbi sulla dinamica: di certo c’è solo che l’assalitore era armato di un Kalashnikov.
L’attentato è stato realizzato alla vigilia del 102esimo anniversario della fondazione della Cheka, la madre dei servizi segreti russi, diventata Kgb nel 1954 e FSB nel 1995. Il presidente Vladimir Putin è stato direttore dell’agenzia tra 1998 e 1999.
Le forze dell’ordine russe hanno fermato il giornalista del quotidiano Kommersant Roman Dorofeev, mentre conduceva una trasmissione in diretta filmando davanti alla sede dei servizi segreti russi. Nella notte è stata fermata anche una reporter della testata Baza, Anna Nikitina, che avrebbe intervistato la madre dell’uomo indicato dai media russi come il presunto autore dell’aggressione di ieri nel centro di Mosca.