È morto stamattina il capo della polizia Antonio Manganelli. Era stato ricoverato lo scorso 24 Febbraio all’ospedale San Giovanni di Roma per l’aggravarsi di un’infezione respiratoria. Era in coma farmacologico e non è riuscito a superare le complicazioni dopo essere stato operato per l’edema.
Questore a Palermo aveva collaborato con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, negli anni della cattura di Tommaso Buscetta in Brasile e delle grandi inchieste di mafia che porteranno poi al maxi processo contro i boss di Cosa Nostra. Ha percorso le tappe più importanti della carriera al fianco di Gianni De Gennaro, di cui era diventato vicario nel dicembre del 2001 e di cui aveva poi preso il posto al vertice della polizia nel 2007.
Era stato lui a chiedere scusa per i fatti del G8 di Genova, in seguito alla condanna di 25 poliziotti per l’irruzione nella scuola Diaz ed il pestaggio di alcuni manifestanti. “Scuse dovute” – diceva Manganelli – soprattutto ai cittadini, “che hanno subito danni, ma anche a quelli che, avendo fiducia nell’Istituzione-Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza”.
Domenico Mussolino