È molto Luciano Rispoli, volto storico di quella che fu Telemontecarlo. A dare la notizia stamattina, è il giornalista Giordano Sabatini, che ha lavorato a lungo a suo fianco come collaboratore. Rispoli si è spento ieri in tarda serata, dopo lunghi anni di malattia.
Classe 1932, nato a Reggio Calabria, entra in Rai giovanissimo, a soli 22 anni. Diventa direttore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai dal 1977 al 1987. Tra i suoi obiettivi, portati avanti con costanza e passione nella sua carriera, quello di sostenere una televisione civile e rispettosa. Conduttore di noti programmi come “Parola mia” e “Tappeto volante”, nel 1991 lascia la tv pubblica e approda a Telemontecarlo, per ritornare infine in Rai nel 2002-2003. “Da Rispoli ho imparato tanto. Tutto. E mi dispiace che purtroppo questa Rai a cui aveva dato tantissimo”, ricorda Sabatini.
Il giornalista dona il suo talento anche alla radio. Tra le sue attività principali conduce Il Buttafuori e partecipa a Radiosquadre e Bandiera gialla, trasmissione cult di cui idea lui stesso il titolo.
Nella memoria di molti per i suoi modi quasi d’altri tempi e per la sua spiccata sensibilità, spesso veniva chiamato “zio Luciano”. Appassionato a ciò che faceva, lavoratore instancabile e perfezionista, è ricordato con affetto e simpatia dal suo pubblico e dai colleghi. Imitato spesso inoltre, per quella sua voce un po’ nasale, con divertenti parodie dai grandi, tra cui Fabio Fazio, Neri Marcorè e Max Tortora.