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HomeCronaca Addio a Sepúlveda, ucciso dal Coronavirus

È morto Luis Sepulveda
Il famoso scrittore cileno
ucciso dal Coronavirus

L'apprezzato autore aveva 70 anni

era in ospedale dallo scorso febbraio

di Serena Console16 Aprile 2020
16 Aprile 2020

epa06031426 Chilean writer Luis Sepulveda poses during an interview with Spanish international news agency EFE on the occassion of the presentation of his book "El fin de la historia" (Lit: 'The end of History') in Madrid, Spain, EPA/Emilio Naranjo

Il coronavirus ha portato via lo scrittore cileno Luis Sepúlveda. Aveva 70 anni ed è morto oggi nell’Ospedale Universitario Central de Asturias, nella città spagnola di Oviedo, dove era stato ricoverato a fine febbraio dopo avere contratto il Covid-19. L’infezione gli era stata diagnosticata dopo il suo ritorno dal festival della letteratura Correntes d’Éscritas, tenutosi a Póvoa de Varzim, in Portogallo.
Nella sua carriera, Sepúlveda aveva scritto oltre 25 libri, in gran parte romanzi, a partire da “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” del 1989, con cui aveva conquistato l’interesse dei lettori di tutto il mondo e il Premio Tigre Juan.
Della sua produzione si ricordano anche libri di viaggio, saggi, sceneggiature e alcune favole, tra cui “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (pubblicato nel nostro Paese nel 1996 da Salani) che ha ispirato il film d’animazione “La gabbianella e il gatto”.
Lo scrittore aveva vinto anche il Premio Primavera de Novela nel 2009 con “L’ombra di quel che eravamo”, grazie alla capacità, attraverso le sue parole, di conoscere le grandezze e miserie della storia del Novecento.

Nelle sue opere amava “dare voce a chi non ce l’ha”, rivolgendosi anche ai più piccoli. Lo scrittore era infatti atteso in Italia a marzo per parlare al festival dei piccoli e medi editori “Più libri più liberi”, cancellato a causa della pandemia.
Combattente, arrestato due volte e condannato all’esilio durante la dittatura di Pinochet, nemico del neoliberismo, ecologista convinto, Sepulveda aveva riottenuto la cittadinanza cilena nel 2017. Lasciò il Cile nel 1977 e visse per diversi mesi in Brasile, Paraguay e Nicaragua. Nel 1978 si era trasferito in Europa, andando a vivere ad Amburgo, in Germania, mentre dal 1996 viveva a Gijón, nelle Asturie, in Spagna.

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