NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEsteri Morto Giuliano Delnevo, combattente italiano in Siria contro il regime di Bashar al Assad

Morto Giuliano Delnevo, combattente italiano in Siria contro il regime di Bashar al Assad

di Paolo Costanzi19 Giugno 2013
19 Giugno 2013

Se da una parte c’è chi fugge dall’Italia per andare a cercar fortuna altrove, dall’altra c’è chi lascia l’Italia per andare a combattere per la “sua giusta” causa. Il 23enne Giuliano Delnevo si era convertito alla religione islamica nel 2008, e ora è la prima vittima occidentale sul fronte siriano.

Da Genova alla Siria. Un giovane dall’infanzia difficile, ma come tanti altri. Genitori separati con tutti i disagi che questo comporta, ma una persona che non aveva mai creato problemi. I vicini lo ricordano come «un ragazzo tranquillo». Giuliano dopo la conversione – favorita dai numerosi viaggi in Marocco – aveva aggiunto al suo nome ufficiale quello di Ibrahim e aveva adottato l’abbigliamento tipico di un “sufi” – gli antichi compagni di Maometto – ossia una lunga tunica candida e il tradizionale copricapo. Era noto alla comunità islamica, ma non si era integrato granché. L’Imam Salah Hussein, infatti, ha  detto di averlo  conosciuto solo di vista dato che, ha riferito Hussein, «era venuto solo un paio di volte alle nostre feste per la fine del Ramadan, ma non frequentava abitualmente la sala di preghiera e non era attivo nella comunità». La sua attività si limitava principalmente ai video che caricava su YouTube: letture del Corano condite con invettive nei confronti dell’Occidente. Poi la scelta di unirsi alla causa dei ribelli siriani per combattere il regime di Assad.

Uno tra i tanti. Quella di Giuliano è una scelta condivisa da molti altri occidentali. Dall’inizio del conflitto in Siria oltre 600 cittadini dell’Unione europea si sono catapultati al fronte, 300 dei quali catturati dal regime di Assad. In particolare, come confermato dal presidente della Comunità del mondo arabo in Italia (Comai), gli italiani sarebbero circa una cinquantina. Un gruppo eterogeneo fatto da cittadini italiani e stranieri con cittadinanza. Secondo un rapporto del King’s College di Londra gli europei che vanno a formare la “legione straniera” in Siria si attestano tra il 7% e l’11%. Circa un decimo dei combattenti non siriani. Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, tende a sminuire la vastità del fenomeno: «Non credo proprio di essere di fronte a una possibile ondata di terroristi islamici in partenza dall’Italia». Questi gruppi sono concentrati «in gran parte della zona di Dayr as Zor e Aleppo» – ha continuato la Bonino – dove vi sarebbero anche delle donne che secondo lo stesso Comai «svolgerebbero compiti di assistenza ai ribelli».

Paolo Costanzi

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig