Ormai tra il premier da una parte, Confindustria e sindacati dall’altra , tira aria di guerra. Le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla concertazione definita “causa di tutti i mali” fa sobbalzare la Camussomentre Squinzi si chiude in un polemico silenzio.
Il punto. “Le parti sociali devono restare parti e non soggetti nei confronti dei quali il potere pubblico dia in outsourcing responsabilità politiche. Perché esercizi profondi di concertazione in passato hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli non trovano facilmente lavoro” così il presidente Monti in occasione dell’assemblea dei banchieri conquista la platea ricevendo fragorosi applausiLe parti sociali. La reazione del numero uno della Cgil, Susanna Camusso non si è fatta attendere “Il presidente non sa quel che dice . L’ultima concertazione avvenne nel 1993 e salvò dalla bancarotta il Paese, anche grazie ad una riforma delle pensioni equa. Dopo arrivò il governo di destra che cancellò la concertazione e introdusse leggi sulla precarietà. Prendere lezioni di democrazia da chi è stato cooptato e non si è confrontato con il voto è un’po’ imbarazzante. Farlo nella platea degli interessi bancari meriterebbe un ulteriore riflessione”. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi non ha applaudito all’intervento del premier e si è rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti che cercavano di incalzarlo.
Governo e banche. “Ho molto apprezzato il vostro atteggiamento , vorrei che vi si ispirassero altre parti sociali i cui associati hanno avuto giovamento dalle politiche del governo” così il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari esprime la sua vicinanza al governo nonostante “non sia stato tenero con le banche”. Tutta l’Abi si è stretta attorno all’operato del presidente del Consiglio.
