Mondo di mezzo non è Mafia Capitale. La Corte di Cassazione ha deciso che l’organizzazione a delinquere, capeggiata dall’ex Nar Massimo Carminati e dall’ex ras delle Cooperative Salvatore Buzzi, non era di stampo mafioso bensì un’associazione a delinquere “semplice”. Per questo la pena andrà ricalcolata.
La sesta sezione penale della Cassazione ha così ribaltato la sentenza della Corte d’appello di Roma che, lo scorso anno, aveva condannato 17 persone per mafia. Oltre a Buzzi e Carminati, condannati rispettivamente a 18 e 14 anni, anche Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl della Regione Lazio, e Franco Panzironi, ex ad dell’Ama. Per tutti ci sarà un nuovo processo.
Il “mondo di mezzo” è quello che si trova tra la politica (“mondo di sopra”) e la criminalità (“mondo di sotto”): così è stato definito il “suo” mondo dallo stesso Carminati, ex membro dei terroristi neri dei nuclei armati rivoluzionari che, con il ras delle cooperative Salvatore Buzzi, è stato – secondo un’inchiesta del 2014 – il referente di un sistema corruttivo volto ad ottenere appalti dal Comune e municipalizzate di Roma con interessi anche nei centri di accoglienza degli immigrati.
La Cassazione ha assolto Buzzi da due delle accuse contestategli (turbativa d’asta e corruzione), mentre per Carminati cade anche l’accusa di intestazione fittizia di beni. In conseguenza della riqualificazione del reato in associazione a delinquere semplice, la Cassazione ha inoltre annullato alcuni risarcimenti alle parti civili, tra cui associazioni antimafia.
“Questa sentenza conferma comunque il sodalizio criminale. È stata scritta una pagina molto buia della storia di questa città. Lavoriamo insieme ai romani per risorgere dalle macerie che ci hanno lasciato, seguendo un percorso di legalità e diritti. Una cosa voglio dire ai cittadini onesti: andiamo avanti a testa alta”, ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Non era un’associazione mafiosa? E quindi che era, un’associazione di volontariato?”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.
Oggi è una giornata storica per @Roma. Siamo in Cassazione per attendere la sentenza su Mafia Capitale. Oggi si chiude una vicenda che ha ferito la città. Noi siamo qui, #ATestaAlta, per tutti i cittadini onesti che insieme a noi combattono per la legalità e contro il malaffare. pic.twitter.com/JRz103UcLL
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) October 22, 2019
Questa notte, dopo la sentenza della Cassazione, sono state incarcerate 9 persone, tra cui l’ex presidente dell’Assemblea Capitolina Mirko Coatti, l’ex dirigente che si occupava della cura del Verde a Roma Claudio Turella, Sandro Coltellacci, Franco Figurelli, Guido Magrini, Mario Schina, Andrea Tassone e Giordano Tredicine. Applicata per alcuni di loro la legge “spazzacorrotti” che intende contrastare “i reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”.
“Occorre rispetto per le sentenze giudiziarie, ma i modi mafiosi sono nei fatti, così i delitti commessi e accertati. Grazie al rigore della legge Spazzacorrotti, inoltre, i criminali sono in carcere”. Così in un tweet Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia della Camera.
#Mondodimezzo, ha umiliato Roma e i romani. Rispetto per le sentenze giudiziarie, modi mafiosi sono nei fatti, così i delitti commessi. Grazie al rigore della #Spazzacorrotti criminali in carcere. Il bicchiere è mezzo pieno.
— Francesca Businarolo (@FrancBusinarolo) October 23, 2019