La terza fase del mondiale di pallavolo maschile entra nel vivo. Stasera Italia e Serbia giocano la prima partita del girone J, dove si trova anche la Polonia. Alle semifinali passeranno le prime due squadre. L’appuntamento è al Palasport di Torino alle 20.45. Gli azzurri guidati dal tecnico Gianlorenzo Blengini (nella foto il primo da destra, mentre parla con Ivan Zaytsev) dovrebbero scendere in campo con il sestetto titolare: Giannelli – Zaytsev, Juantorena – Lanza, Anzani – Mazzone, Colaci.
Le due squadre si conoscono bene. L’ultimo incontro risale al 27 maggio scorso, in Nations League, quando l’Italia ha battuto la Serbia con un netto 3-0. Molto meno favorevoli, invece, i risultati precedenti: il 16 luglio 2016, alle semifinali di World League, fu la Serbia ad imporsi per 3-2, stesso risultato sempre in quella competizione, durante le fasi a gironi. Il 10 settembre 2014, ai Mondiali in Polonia, Podrascanin e compagni asfaltarono l’Italia 3-0. Infine, per restare in tema Mondiali, anche nel 2010 ci fu un incontro tra gli azzurri e i serbi: era la finale terzo e quarto posto e anche in quell’occasione fu la Serbia ad avere la meglio per 3-1.
Molti i giocatori serbi che militano nel nostro campionato. A Perugia giocano Aleksandar “Alek” Atanasijevic e Marko Podrascanin. A Trento giocano Uros Kovacevic, forte schiacciatore, e Srecko Lisinac. Lazar Cirovic gioca a Padova e Dusan Petkovic a Sora.
Domani invece, sempre al Palasport Olimpico, la partita contro la Polonia. Entrambe le partite saranno trasmesse su Rai2, alle 21.15. L’altro ieri la nostra nazionale ha sconfintto i Paesi Bassi per 3 a 1. Vittoria importante ma non necessaria per il passaggio del turno, ottenuto già con due turni di anticipo sulla chiusura del girone.
Sono vent’anni che la pallavolo maschile italiana non sale nemmeno sul podio ai mondiali. L’ultima volta fu nel 1998, durante la competizione celebrata a Tokyo, vinta proprio dalla nostra nazionale. Se gli azzurri passeranno il girone, accedendo così alle semifinali, questa “maledizione” sarà rotta.