Una pista disastrosa. E tante polemiche. Dominik Paris. La medaglia d’oro del superG ha denunciato le pessime condizioni della pista di slalom di ieri, ad Are, località della Lapponia svedese, dove si dovrebbero svolgere le gare di sci se Stoccolma, candidata contro Milano e Cortina, dovesse ottenere l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Un duro macigno per la candidatura svedese.
“È stato uno schifo e un peccato, perché è già la terza volta che la combinata dei Mondiali la vince sempre chi parte col pettorale 1 in slalom”, ha sbottato Paris convinto che se le condizioni della neve fossero state adeguate avrebbe vinto almeno un’altra medaglia e ha aggiunto: “Con uno slalom così è difficile mettersi in gara ed essere competitivi”. Il campione ha poi dichiarato di aver già avvisato il direttore di gara della Fis (Federazione Italiana Sci) Markus Waldner che lo aveva rassicurato sulla tenuta del fondo di gara. La pista di discesa – lamentano molti atleti – poteva essere adatta a mala pena per una gara Fis, fuori quindi da un circuito che assegna un trofeo come la Coppa del Mondo o quelli continentali.
La parte alta della montagna Areskutan che ospita le piste è inoltre spesso interessata dalla nebbia e dal vento. Nel week end delle sei gare legate alla velocità solo una – quella vinta da Paris – è stata disputata sul tracciato completo. Rari i momenti di tregua e limitati i giorni in cui l’ovovia che arriva fino alla cima è in funzione. Previsto per i prossimi giorni un rialzo delle temperature e si teme dunque per la gara di gigante donne di giovedì. Il capoallenatore donne Matteo Guadagnini ha commentato: ”Siamo già stati fortunati a fare tutte le gare”.