Lilli, Mariuccia, Cloe, Lolu sono solo alcune delle undici cagnoline di chihuahua e chihuahua toy, scomparse nelle ultime settimane tra Roma e Fregene, in pieno giorno senza che nessuno potesse accorgersi di nulla.
Restano solo le reti divelte dei giardini e i cancelli manomessi a rafforzare l’ipotesi di un furto, mentre si allunga l’ombra del racket: il sospetto è che dietro alle sparizioni ci siano trafficanti di animali pronti a utilizzare le cagnoline in qualche allevamento illegale, per far nascere cuccioli e venderli fuori mercato.
A lanciare l’allarme, l’AIDAA, l’associazione italiana difesa animali e ambiente che, sul proprio sito, parla di una probabile banda specializzata responsabile dei furti dei cani di piccola taglia, in prevalenza femmine, scomparsi recentemente dai giardini di alcune case vacanze o dai parchi pubblici.
«Stiamo analizzando i dati delle segnalazioni – spiega Lorenzo Croce, presidente di AIDAA -. Non è facile riuscire a capire le motivazioni che spingono al rapimento di questi cani. Stiamo seguendo due piste: quella della procreazione e quella dell’allevamento clandestino, ma non escludiamo che ci siano gruppi di zingari che rapiscono questi cani per trasferirli al nord e usarli per l’accattonaggio.
L’associazione invita quanti abbiano smarrito il proprio cane a sporgere denuncia alle forze dell’ordine e ad inviare la segnalazione allo sportello online segnalazionereati@libero.it.
Samantha De Martin