Pronte a partire. Nel mese che ospita il giorno della Festa internazionale delle donne, 50 soldatesse della Brigata alpina Julia si apprestano a partire alla volta dell’Afghanistan. Andranno ad inserirsi nel contingente ISAF XX, nell’area operativa nell’ovest del paese. Cinque di queste donne soldato sono state imbarcate su un vettore aereo proprio oggi, l’8 marzo.
Pari opportunità nell’Esercito L’Esercito Italiano, che non ha mai imposto alle proprie donne limitazioni di impiego, ha fatto delle pari opportunità un punto fermo della propria organizzazione: ammonta ormai a 6680 il numero delle donne attualmente in servizio nell’Esercito e sono Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e allievi degli istituti di formazione. Le soldatesse in partenza sono militari che possono vantare una scrupolosa preparazione e un lungo addestramento, perfettamente consapevoli dei delicati e gravosi compiti che le attendono e che lavoreranno fianco a fianco con i loro colleghi uomini. L’apporto delle donne nelle operazioni internazionali, che comprendono aspetti economici, sociali, culturali e di comunicazione, è spesso un fattore di forza: in Afghanistan, ad esempio, parte del personale femminile sarà impiegato nel FET (Female Engagement Team), un assetto volto a facilitare il contatto con la popolazione locale femminile alla luce delle diversità culturali che richiedono un approccio attento e rispettoso.
Le 100 mimose dell’Afghanistan Ci sono ben cento donne in divisa tra i circa tremila militari del contingente italiano in Afghanistan. Le soldatesse, in prima pagina quest’oggi nella foto notizia del quotidiano La Stampa, hanno dichiarato che festeggeranno l’8 marzo svolgendo i loro compiti usuali. Sono donne che ”lavorano per un paese in transizione – fa sapere il comando del contingente italiano – dove la travagliata condizione femminile ha conosciuto notevoli progressi dalla fine del regime talebano a oggi”.
Tra le soldatesse USA, lo scandalo di Tonya Fresca di ieri, invece, la notizia di uno scandalo tutto al femminile nell’esercito statunitense. Ha rubato un milione di dollari ad uno dei battaglioni americani in Afghanistan, utilizzando i soldi per vacanze e interventi di chirurgia plastica. Tonya Long, soldatessa trentenne del Nord Carolina, è stata condannata a passare 5 anni in carcere per traffico di contanti, oltre a dover restituire la somma sottratta illegalmente.
“Ha tradito la sua squadra, e mentre altri soldati combattevano per il nostro paese lei rubava denaro destinato a sostenere la missione”, ha affermato Thomas Walker, il procuratore che si e’ occupato del caso, precisando che il denaro era nascosto in una cassaforte nella casa della trentenne.
“Con la sua condotta ha minato la reputazione dei suoi commilitoni – ha continuato Walker – e anche quella di tutta la Nazione”.
Giulia Di Stefano
Mimose in mimetica: anche le soldatesse italiane in Afghanistan festeggiano l’8 marzo
08 Marzo 201345