“L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il più profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei”. Questo è il messaggio scritto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al ministro della Difesa Lorenzo Guerini per la cerimonia della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il 4 novembre 1921 un convoglio speciale trasportò la salma del soldato senza nome da Aquileia a Roma, dove fu sepolto all’Altare della Patria. Quel caduto divenne il simbolo di tutti i 650 mila soldati italiani caduti durante la Prima guerra mondiale. Vittime sacrificali dell’inutile strage, come la definì Papa Benedetto XV, provocata dalla lotta per la supremazia politico-economica tra le élite delle potenze rivali europee
Il presidente ha poi deposto una corona sulla Tomba del Milite Ignoto. Alla cerimonia, oltre a Mattarella e Guerini, hanno partecipato il capo di Stato Maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, i vertici delle forze armate e il presidente del Consiglio Mario Draghi. Proprio il premier ha ringraziato i militari per l’impegno per la sicurezza e contro il Covid: “Abbiamo bisogno del vostro coraggio e della vostra umanità”.