MILANO – Prima la pubblicazione saltuaria di foto e video, poi un’attività social sempre più intensa fatta di post inneggianti al terrorismo. È questa la molla che ha fatto scattare l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un ventottenne di origine marocchina arrestato questa mattina in un centro di accoglienza a Milano per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.
Le indagini nei confronti dell’uomo, già noto per precedenti di reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, sono partite a seguito di una denuncia presentata nel novembre dello scorso anno per minacce ricevute su un profilo Instagram. Stando a quanto dichiarato in conferenza stampa dagli agenti, il gip di Milano ha ordinato l’esecuzione della misura cautelare in via preventiva, proprio in ragione delle pubblicazioni insistenti degli ultimi tempi, aumentate dopo lo scoppio della guerra in Medio Oriente il 7 ottobre. Nelle didascalie dei suoi post scriveva infatti del desiderio di voler andare a combattere per difendere i palestinesi.
I poliziotti hanno quindi sequestrato i dispositivi elettronici appartenenti al ventottenne, senza fissa dimora a Milano dal 2020. L’uomo ha vissuto anche in altre province italiane, svolgendo sempre lavori precari in più ambiti, dal settore dell’edilizia alla ristorazione, fino ad arrivare all’attività di mediatore culturale – in virtù della sua conoscenza della lingua araba – proprio nei centri d’accoglienza dove veniva ospitato.