È morta ieri nel tardo pomeriggio la donna di 49 anni rimasta in coma dopo l’incidente del filobus a Milano, avvenuto sabato scorso. Il mezzo Atm, secondo le indagini, non avrebbe rispettato il semaforo rosso, andando a scontrarsi con un camion della nettezza urbana della Amsa: il compattatore ha urtato il filobus sulla fiancata destra, e l’impatto è stato violentissimo. Undici le persone ferite. Dopo la notizia del decesso, Atm scrive che “ha già aperto un’indagine interna ed è pronta a prendere tutti gli opportuni provvedimenti”. L’azienda del trasporto milanese, si legge, “è impegnata da subito a fornire tutto il supporto necessario alla famiglia colpita da questo grave lutto”.
Il camion dell’Amsa proveniva da via Marostica in direzione di via Gracchi mentre il filobus percorreva la circonvallazione sulla corsia interna riservata verso piazza Napoli. Per attraversare l’incrocio, il conducente del mezzo dell’Amsa si è immesso nella stessa corsia riservata, trovandosi in posizione perpendicolare alla direzione del filobus che però è passato con il rosso ed è stato colpito. Entrambi i mezzi andavano a una velocità sostenuta, infatti il palo di un cartello di stradale, sradicato, è stato trovato a una ventina di metri di distanza.
Inizialmente sembrava che la vittima dello scontro, che di lavoro faceva la babysitter, fosse una passante perché si trovava in strada sulle strisce pedonali: la ricostruzione dell’incidente invece ha dimostrato che l’impatto è stato talmente forte tale da sbalzare in strada la passeggera del filobus.