Una donna di 62 anni è morta a seguito dello shock riportato dopo che un sasso di calcestruzzo ha colpito il parabrezza dell’auto, sfondandolo, sulla quale viaggiava insieme ad altre 4 persone. E’ accaduto ieri, intorno alle 22:30, quando degli sconosciuti hanno scaraventato il sasso da un terrapieno sulla strada provinciale 121 nel territorio di Cassano d’Adda nel Milanese, colpendo la macchina. La donna, per il forte spavento, ha accusato un malore ed è morta per arresto cardiaco. Miracolosamente illesi gli altri passeggeri del veicolo. Sul caso indagano i carabinieri.
Quanto accaduto riporta all’attenzione una moda criminale che ha avuto origine e risalto mediatico negli anni ’90. Eppure, numeri alla mano, ci si accorge che il fenomeno non si è mai estinto del tutto. Secondo l’osservatorio specifico dell’Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), l’anno scorso si sono verificati 85 episodi, dei quali 80 sulla rete ordinaria e 5 in autostrada. Quattro le persone rimaste ferite.
Nel 2017, invece, fino al 31 agosto gli episodi già registrati sono stati 63, di cui 7 avvenuti sulla rete autostradale e 56 sulle statali e altre strade. Anche in questo caso sono rimaste ferite 4 persone. Gli autori spesso sono giovanissimi: in 18 casi sono stati coinvolti dei minorenni. Trenta quelli arrestati o fermati.
Le persone rimaste vittime dell’episodio di ieri viaggiavano su una Opel Astra e facevano parte di un gruppo di preghiera che stava tornando da Pontirolo Nuovo (Bergamo). L’impatto è avvenuto all’altezza di Cassano d’Adda sulla strada provinciale che da Cernusco sul Naviglio (Milano) va in direzione di Carugate (Milano). Il sasso, che pesava poco più di un chilo, è stato lanciato da un terrapieno alto circa 5 metri sulla corsia opposta.