ROMA – Milano in testa, Caltanissetta ultima: già la prima e l’ultima classificata dell’elenco sulla qualità della vita suggeriscono l’enorme divario tra Nord e Sud. L’indagine è stata realizzata da ItaliaOggi e Ital communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma
Giunto alla sua 26° edizione, il rapporto sulla qualità della vita in Italia prende in considerazione un insieme eterogeneo di nove parametri che ne determinano la classifica: affari e lavoro, ambiente, reati, sicurezza sociale, istruzione, popolazione, sistema sanitario, turismo, e reddito.
Questi fattori si sovrappongono e interagiscono in modo diverso a seconda del territorio esaminato, che comprende 107 province italiane da Nord a Sud. L’indagine individua in particolare tre tendenze che fotografano la situazione odierna dell’Italia.
La più evidente è la frattura tra il Settentrione e il Meridione, sottolineata a sua volta dalle altre due: da un lato la presenza di estese zone di disagio sociale e personale individuate nel Mezzogiorno, dall’altro una marcata ripresa delle province del centro-nord appartenenti alla categoria delle metropoli.
Il primo posto a Milano è un vanto per la città. Il sindaco Beppe Sala ha infatti dichiarato che la classifica “certifica la bontà del nostro lavoro per rendere Milano più attrattiva internazionale e sostenibile, in grande trasformazione con l’Expo”. Senza dimenticare i problemi: “Abbiamo bisogno di case a prezzi più bassi e che i cittadini si sentano più sicuri. C’è solo una ricetta: lavorare”.
Subito dopo Milano si trovano Bolzano e la provincia di Monza e Brianza, mentre in fondo alla classifica oltre Caltanissetta c’è Reggio Calabria al 106° posto.
Una nota di merito va invece alla Capitale. Roma infatti rientra per la prima volta nel gruppo di eccellenza delle prime 30 città, soprattutto grazie al turismo e all’intrattenimento.