Il Tribunale di Milano ha ordinato all’Ufficiale di Stato civile del Comune di rettificare l’atto di nascita di una bambina, nata negli Stati Uniti con fecondazione assistita e maternità surrogata. Dovranno indicare le generalità di entrambi i padri, due uomini italiani, come genitori. Non solo del padre biologico, quindi: “Riconoscere alla minore due genitori dello stesso testo”– scrive nel decreto il giudice Giovanni Battista Rollero – non viola “alcun principio fondamentale”. Al contrario “è superiore interesse della minore” garantirle “i diritti della bigenitorialità”.
La decisione dei giudici, sulla scia di altre sentenze simili di altri tribunali italiani negli ultimi mesi, ha accolto il ricorso degli avvocati dei due genitori di Rete Lenford – Associazione Avvocatura per i diritti Lgbt. Questi si erano opposti alla decisione del Comune di Milano, spiega l’associazione, “che aveva rifiutato di rettificare l’atto di nascita italiano e di aggiungere il secondo genitore”.