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HomeSport Milan, aperta un’inchiesta sulla cessione del 2022. Indagati Furlani e Gazidis

Milan, aperta un'inchiesta
sulla cessione del 2022
Indagati Furlani e Gazidis

L'ipotesi è che il Fondo Elliott

sia ancora proprietario del club

di Samuele Avantaggiato13 Marzo 2024
13 Marzo 2024
Elliott

Nella foto Ivan Gazidis e Giorgio Furlani | Foto Ansa

MILANO – Una cessione fumosa e poco trasparente. È questo ciò che ha spinto la Guardia di Finanza ad aprire un filone di indagini sull’attuale proprietà del Milan. Ieri, martedì 12 marzo, c’è stato un controllo delle Fiamme Gialle firmato dai sostituti procuratori Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi. L’ipotesi, secondo i magistrati milanesi, è che “il Fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale del Milan”. La presunta vendita fittizia sarebbe avvenuta nell’agosto 2022. In quel frangente avvenne l’intera cessione delle quote alla società americana RedBird di Gerry Cardinale per un totale di 1,2 miliardi di euro. 

I nomi degli indagati

Nel registro degli indagati risultano iscritte quattro persone: Giorgio Furlani, attuale amministratore delegato della società rossonera; Ivan Gazidis, a.d. del Diavolo dal 2018 al 2022, dopo aver ricoperto la stessa carica per 9 anni all’Arsenal; Daniela Italia e Jean Marc McLean, entrambi espressione di Elliott nel consiglio di amministrazione di Project Redblack, la società lussemburghese che deteneva di fatto le azioni del sodalizio (almeno fino alla vendita a Redbird). 

“Un’ispezione immediata”

Furlani e Gazidis, secondo quanto contestato, non avrebbero comunicato alla Figc informazioni complete e veritiere sul cambio di proprietà del club. Gli stessi avrebbero omesso che ai vertici delle strutture societarie non ci sarebbe Gerry Cardinale, ma la società Rb Fc Holding Genpar Llc con sede nel Delaware (Usa). Un’azione ispettiva – quella delle Fiamme Gialle – particolarmente veloce, in quanto vi sarebbe la possibilità che le cose oggetto di reato “vengano disperse o cancellate”. Nelle indagini verranno poi utilizzate oltre 40 parole chiave finalizzate alla “ricerca mirata dei documenti di interesse investigativo”. Al vaglio degli inquirenti i dispositivi telefonici, supporti informatici e telematici sequestrati ieri all’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Grazidis. Le parole saranno la guida per la ricerca di elementi utili a partire dal dicembre 2021. 

Il Fondo Elliott si difende

La risposta di Elliott non si è fatta attendere: “In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria sede, l’Ac Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022”. Da una parte, la difesa di Furlani cercherà di dimostrare la correttezza delle informazioni fornite alla Federazione. D’altro canto, Elliott sottolinea che, a partire dal 30 agosto 2022, data di vendita del club, la società non avrebbe più alcuna partecipazione azionaria o di controllo sul Milan. 

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