LAMPEDUSA – Un barcone in difficoltà con circa 500 persone a bordo e partito dalla Libia è stato segnalato nella mattina di venerdì 10 marzo a largo delle coste della Sicilia, all’interno dell’area Sar (Search and rescue, ricerca e soccorso) di competenza italiana. È quanto ha riportato il servizio telefonico che riceve le richieste di soccorso nel Mediterraneo Alarm Phone con un tweet. “Abbiamo allertato le autorità competenti, mandate subito i soccorsi!”, continua il messaggio. È la quarantaduesima imbarcazione di migranti segnalata a largo delle coste italiane in circa 24 ore.
Luca Casarini, capo missione di Mediterranea Saving Humans, Ong impegnata nelle operazioni di salvataggio in mare, ha richiesto il lancio immediato di un’operazione di salvataggio. “Non c’è un minuto da perdere – ha detto -. Tra le 9 e le 10 di questa mattina Frontex ha sorvolato la posizione dell’imbarcazione. Questa è una situazione di distress, si tratta di un peschereccio strapieno di profughi che chiede aiuto”.
Le richieste di soccorso da parte delle Ong vogliono evitare episodi di naufragio, come quello drammatico avvenuto a Cutro nella notte tra il 26 e il 27 febbraio, o quello consumato nella tarda serata del 9 marzo, quando un barchino con a bordo 42 persone, fra cui 5 donne e un minore si è rovesciato a largo della costa di Lampedusa. I migranti sono stati salvati da un peschereccio tunisino e in seguito dalla Guardia Costiera.
Nella sola giornata di ieri sono approdati più di 1800 migranti a Lampedusa, un record mai raggiunto prima d’ora. In forte stato di crisi l’hotspot isolano, che registra oltre 3000 presenze.