LAMPEDUSA − Soccorsi di migranti senza sosta a Lampedusa. Il conteggio, seppur parziale, è da record: nella giornata di ieri oltre 110 sbarchi per un totale di oltre 5mila persone giunte sull’isola. Durante la notte un neonato di 5 anni ha perso la vita dopo che uno dei barchini si è rovesciato poco prima dell’arrivo delle motovedette. Al momento sono 6.792 i migranti presenti sull’isola di Lampedusa. La Prefettura di Agrigento ha per questo motivo disposto il trasferimento di 880 persone.
L’Europa, intanto, si divide sulla questione accoglienza. La Germania annuncia lo stop agli aiuti: “A causa della forte pressione migratoria e della continua violazione dei regolamenti di Dublino, i processi di selezione dei migranti sono interrotti e rinviati a nuovo ordine”, ha annunciato la ministra all’Interno tedesca Nancy Faeser. La Francia, invece, ha deciso di introdurre controlli alle frontiere. Il ministro dell’Interno francese Gerald Dermanin ha spiegato che la decisione è dovuta al considerevole aumento dei flussi.
Decisioni contestate a Strasburgo. La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, infatti, nel discorso sullo Stato dell’Unione, si è detta contraria a qualsiasi politica divisiva: “Il nostro lavoro si basa sulla convinzione che l’unità sia alla nostra portata”, ha detto, assicurando, poi, “sicurezza e umanità” per la gestione dell’emergenza in modo “efficace e compassionevole”. Decisa è stata anche la reazione di Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo: “Le soluzioni non possono essere nazionali”, ha detto, sottolineando che bisogna agire a livello europeo. “Penso che non ci siano altre opzioni se non concludere il patto sulla migrazione”, ha affermato Metsola. Dello stesso avviso, infine, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “L’immigrazione è un problema europeo. Deve essere risolto con la partecipazione di tutti i Paesi dell’Ue”, ha scritto in un tweet su X.