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HomeCronaca Migranti, Ocean Viking lascia Ancona. Domani lo sbarco Geo Barents

Migranti, Ocean Viking
lascia il porto di Ancona
Domani attesa la Geo Barents

Msf contro il governo: "Violati diritti"

Piantedosi: "No Ong. Ci pensa lo Stato"

di Niccolò Maurelli11 Gennaio 2023
11 Gennaio 2023

The ship of the NGO SOS Mediterranee Ocean Viking with 113 migrants on board touched the quay of the port of Ravenna, greeted by the cry "Welcome to Italy" of some activists of Mediterranea Saving Humans, Italy, 31 December 2022. The first medical operations on board are about to begin, then the passengers will be disembarked for all further checks. ANSA/PASQUALE BOVE

ANCONA – La nave Ocean Viking ha lasciato questa mattina la banchina 22 del porto di Ancona, dove era approdata ieri sera con a bordo 37 migranti. I controlli sanitari e le procedure di identificazione si sono conclusi prima dell’alba, rivelando la presenza di altri cinque minorenni rispetto ai 12 già noti al momento dell’attracco. Questi sono stati trasferiti in una struttura della Caritas presso Senigallia, in provincia di Ancona. Il resto dei naufraghi sono stati invece trasferiti in centri di accoglienza sparsi in tutte le cinque province delle Marche.

La banchina 22 del porto di Ancona si prepara ora ad accogliere un’altra nave Ong: la Geo Barents di Medici senza frontiere, impegnata nel Mediterraneo in operazioni di “search and rescue”. A causa delle difficili condizioni marittime, lo sbarco avverrà con un giorno di ritardo ed è quindi previsto per domani mattina, come reso noto dalla stessa organizzazione, che su Twitter ha condannato le nuove regole adottate dal governo italiano in materia di immigrazione. 

Lo scontro tra governo e Ong

“La decisione presa dall’Italia sta mettendo tutti a rischio”, ha tuonato via social Msf. E ancora: “Nel rispetto delle leggi internazionali, c’erano porti sicuri più vicini”. Non si è fatta attendere la risposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha difeso la linea dura dell’esecutivo accusando le navi umanitarie di rappresentare un “pull factor” (fattore di attrazione) per le partenze dei migranti, che si avventurano in barche di scarsa qualità sicuri che prima o poi qualcuno verrà a soccorrerli, contribuendo, in tal modo, alle tragedie che spesso si verificano nel Mediterraneo. Sulle presunte violazioni del diritto internazionale, il titolare del Viminale ha aggiunto: “Siamo in linea con le norme. Non neghiamo la possibilità di salvare, ma è lo Stato che deve gestire il fenomeno, non le navi private battenti bandiere straniere”. 

Le condizioni a bordo

In attesa dell’arrivo della Geo Barents, Medici senza frontiere, nel suo ultimo tweet, ha reso note le condizioni a bordo della nave: “Viaggiamo a 2,5 nodi, invece di 10. Le onde sono alte fino a 4 metri, il ponte più basso è allegato. I 73 sopravvissuti soffrono il mal di mare e stiamo distribuendo a tutti bustine per vomitare”.

Nella foto in alto: la nave della Ong Sos Mediterranee Ocean Viking con a bordo 113 migranti presso il porto di Ravenna, Italia, 31 dicembre 2022, Foto Ansa

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