ROMA – Rimpatri “in maniera volontaria assistita” per chi è considerato una minaccia per la sicurezza. È il tema al centro della riunione straordinaria che si terrà oggi, 20 ottobre, per discutere dell’accelerazione voluta da Bruxelles sui rimpatri, come annunciato giovedì 19 dalla commissaria Ue agli Affari Interni Ylva Johansson. Gli Stati membri europei discuteranno sulle modalità attraverso cui rimpatriare il prima possibile i sospetti jihadisti, per non gravare ulteriormente sulla libertà di circolazione all’interno del territorio Ue.
La sospensione di Schengen sarà temporanea ma è un bene che “l’Unione europea voglia rafforzare i rimpatri” per evitare ulteriori danni alla libertà di circolazione. Queste le dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che il 2 novembre, a Trieste, incontrerà i suoi omologhi di Croazia e Slovenia per aumentare il livello di coordinamento in Europa. Tuttavia il Ros non rileva “Nessun segnale imminente di allarme in Italia”, confermando che le minacce terroristiche siano serie “ma non tanto da creare allarmismi”.