ROMA – La Corte di Giustizia Europea si pronunci sulla garanzia finanziaria per i migranti. Le Sezioni Unite Civili della Cassazione hanno emesso due ordinanze interlocutorie in tema di migranti provenienti da Paesi sicuri, esortando la Corte Ue a pronunciarsi in via di urgenza sulla garanzia finanziaria prevista nel decreto Cutro. Si tratta della cauzione di circa 5 mila euro che un richiedente asilo deve versare per evitare di essere trattenuto in un centro alla frontiera in attesa dell’esito dell’iter della domanda di protezione.
Le Sezioni Unite dovevano vagliare dieci ricorsi del Ministero dell’Interno sulle ordinanze con cui alcuni tribunali non avevano convalidato, nei mesi scorsi, i trattenimenti di alcuni migranti tunisini a Pozzallo. Era il caso della giudice Iolanda Apostolico, il primo magistrato che a Catania ha disapplicato la legge varata dal governo, seguita poi da altri colleghi.
I giudici hanno quindi chiesto, a norma dell’articolo 267 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, di pronunciarsi in via pregiudiziale e con procedimento d’urgenza sulla questione. Adesso, fino alla pronuncia della Corte di Giustizia europea, il giudizio sui ricorsi del Viminale è sospeso.