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HomeEsteri Migranti, Bruxelles spinge sui rimpatri e apre al modello Albania. Il nuovo regolamento

Migranti, Bruxelles apre
al modello Albania
e spinge sui rimpatri

Il regolamento presentato a Strasburgo

I socialisti: "Hub uno spreco di soldi"

di Tommaso Di Caprio11 Marzo 2025
11 Marzo 2025
Bruxelles rimpatri

Migranti in attesa al porto di Lampedusa | Foto Ansa

BRUXELLES  – L’Unione europea serra i ranghi per frenare l’ondata migratoria. Oggi 11 marzo a Strasburgo sarà presentata la nuova proposta di regolamento che i 27 paesi membri intendono adottare per far fronte alla pressione migratoria. L’obiettivo è velocizzare i rimpatri e le espulsioni degli irregolari come ribadito anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per la quale il regolamento è l’occasione per “la creazione di un sistema veramente europeo, efficiente e omogeneo.”

Cosa prevede la nuova bozza

Il nuovo regolamento – si legge nelle bozze della normativa pubblicate dall’Ansa – prevede “un ordine di rimpatrio europeo valido per tutti gli stati membri al posto di quelli nazionali”. La bozza del provvedimento all’articolo 10 introduce, infatti, il “divieto d’ingresso” per il migrante che “non collabora con il processo volontario di rimpatrio” o non lascia lo Stato membro “entro la data indicata” spostandosi in un altro stato dell’Unione “senza autorizzazione”. In sostanza, se il regolamento venisse approvato, la persona oggetto del divieto – che arriva a un massimo di 10 anni – non potrebbe più spostarsi da uno Stato all’altro come avvenuto sinora. A rendere ancor più ampia la portata del divieto d’ingresso europeo, interviene anche l’articolo 16 che include tra i destinatari del provvedimento anche coloro che “rappresentano un rischio alla sicurezza” dei Paesi Ue.

Regole più severe per chi non gode della protezione internazionale

Nella bozza del testo si legge che nessun migrante “sarà espulso o estradato in un Paese dove c’è il rischio serio di essere soggetto alla pena di morte, tortura o altri trattamenti degradanti”. Tuttavia, specifica ancora la bozza, “in mancanza della collaborazione da parte della persona in questione a determinare la nazione di origine”, sarà il Paese membro a stabilire “sulla base delle informazioni disponibili” la nazione o le nazioni più probabili nell’ordine di rimpatrio”. Nella proposta di regolamento resta infatti valida la possibilità di espellere i migranti irregolari verso Paesi terzi con i quali sono in vigore accordi per i rimpatri.

L’attacco dei Socialisti europei: “Modello Italia – Albania spreco di soldi”

La proposta di Bruxelles di chiudere le frontiere e seguire la strada tracciata dall’Italia con il protocollo tra Roma e Tirana sull’esternalizzazione dei centri di accoglienza non trova tutti d’accordo. Per Birgit Sippel, coordinatrice del Partito socialdemocratico di Germania e membro della Commissione per le libertà civili a Strasburgo, la politica sui rimpatri migliora solo se c’è una “maggiore cooperazione a livello Ue”. Mentre la strada intrapresa da Bruxelles va esattamente nella direzione opposta.  “Guardare al piano Regno Unito-Ruanda o all’accordo Italia-Albania sarebbe un errore – sottolinea Sippel – poiché entrambe le soluzioni “sono legalmente discutibili e sprecano enormi quantità di denaro dei contribuenti”.

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