“Speriamo che i lavori vadano bene. Abbiamo buone prospettive ma ne parliamo dopo”. Con queste dichiarazioni la neo ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è presentata al primo summit informale a La Valletta per incontrare i suoi omologhi francese, tedesco, maltese e finlandese, come presidente Ue di turno, e il commissario Dimitris Avramopoulos. Al centro, il tema dell’immigrazione e, quindi, la redistribuzione automatica dei migranti. L’idea è quella di cambiare, rivedere la Convenzione di Dublino, che dal 1997 regola la questione sulla materia.
A fare eco alla titolare del Viminale, Avramopoulos ha parlato di un incontro molto importante. “È il momento di prendere decisioni politiche e di prepararci per il futuro: data la mia esperienza e conoscendo molto bene il panorama delle migrazioni, vi posso dire che questa situazioni andrà avanti per moltissimi anni –ha dichiarato il commissario europeo-. L’Europa deve essere molto preparata e stare al fianco di paesi come Italia, Grecia, Malta, Spagna e Cipro”.
Rimane cauto il ministro dell’Interno di Malta, Michael Farrugia, che ha parlato di volontà e modo di cambiare le cose. “Dipende dalla discussione. Ci saranno alcune questioni politiche su cui dovremo decidere oggi. Ma questo sarà solo un primo passo”, ha spiegato il membro dell’esecutivo maltese. “Speriamo di convergere su una proposta comune che dovrà essere accettata da tutti gli altri paesi, che potranno volontariamente partecipare al processo di sbarchi e relocation”, ha concluso Farrugia.
Sempre sulla questione migranti, la Ocean Viking, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, sbarcherà a Messina con i suoi 182 migranti, soccorsi in tre diverse occasioni di fronte alla Libia.