Diversi arresti e 77 indagati. Sono i numeri dell’operazione condotta stamane dalla squadra mobile di Padova, che ha portato alla luce una rete di persone impegnata nella produzione di false documentazioni per far risultare rapporti di lavoro in realtà inesistenti. Tra i reati contestati vi è quello di associazione a delinquere dedita alla commissione di falso ideologico e documentale, oltre ad alcuni delitti contro la fede pubblica, l’amministrazione della giustizia e in materia di immigrazione.
Dietro l’elargizione di cospicue somme di denaro, gli indagati formavano false pratiche idonee a simulare un rapporto di lavoro indeterminato, che permetteva ai migranti beneficiari di ottenere permessi di soggiorno per stranieri, di essere ammessi a pene alternative alla detenzione e ad altri benefici disposti dall’Autorità Giudiziaria e, infine, di ricevere indebite prestazioni assistenziali da parte dell’Inps, con un conseguente danno economico per l’istituto di previdenza pari a circa 80 mila euro.
Un sistema collaudato, che non si concentrava solo in Veneto ma si estendeva anche in Lombardia, Sicilia e Piemonte. D’altra parte proprio a Torino, il 27 ottobre, la Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione criminale il cui scopo era quello di ottenere permessi di soggiorno sulla base di falsi tirocini aziendali. Il sodalizio si occupava prima di trovare cittadini disposti ad emigrare, con la proposta di partecipare a falsi tirocini aziendali, per poi individuare aziende in crisi economica, più facili da persuadere a far parte di un’organizzazione che ufficialmente si occupava della ricerca di tirocinanti. Il costo dell’intera pratica poteva oscillare dai 1.000 ai 3 mila euro.
Si attendono ora i dettagli dell’operazione condotta a Padova, che saranno resi noti durante la conferenza stampa in questura attesa per questa mattina.