Dopo Michael, potrebbe essere il turno di Mick. Schumacher junior potrebbe infatti entrare a far parte nel corso di questa stagione della Ferrari Driver Academy, candidandosi a salire sulla rossa durante i due test stagionali che si svolgeranno il martedì e il mercoledì successivi ai gran premi di Bahrain e Spagna.
Una promozione che gli consentirebbe di ottenere un contratto a lunga scadenza con la Ferrari e la possibilità di esordire successivamente nella massima formula. Il giovane talento tedesco ha tutti i requisiti per rivestire il ruolo di tester F1. È fresco vincitore della Formula 3 europea ed è già certo che la prossima stagione lo vedrà gareggiare nel campionato di Formula 2, un’anticamera della massima serie.
Marco Franzelli, giornalista e telecronista sportivo Rai, contattato da Lumsanews, ricorda che paradossalmente il padre non lo avrebbe voluto vedere ripercorrere le sue orme: “Vent’anni fa, in un’intervista, chiesi a Michael Schumacher che cosa avrebbe fatto se avesse avuto un figlio con la sua stessa passione per la Formula1. Dalla sua risposta emerse chiaramente la paura che avrebbe intrapreso la sua stessa strada rischiosa. Mi parlò da padre e non da pilota e mi disse che quella paura era più grande di quella che lui aveva quando correva”.
Mick Schumacher è nato diciannove anni fa e il 29 dicembre 2013 sciava insieme al padre e ha assistito all’incidente che da cinque anni costringe il padre in uno stato semi-vegetativo. Ancora Franzelli ce lo presenta come un giovane determinato, che porta sulle spalle il peso di un cognome importante ma vanta dalla sua anche un grande talento: “Porta negli occhi questa scena drammatica. È come se correndo lo avesse accanto. Quando si cala nell’abitacolo lo sente più vicino di quanto lo avrebbe sentito nella vita quotidiana. Avrebbe voluto dei consigli dal padre ora, e questo probabilmente lo spinge a intraprendere questo mestiere”.