È uscito oggi il libro di Michelle Obama “Becoming – La mia storia” (Garzanti).
L’ex First Lady si racconta nella sua autobiografia sin dall’infanzia. “Dicevo che avrei fatto la pediatra. Perché? Perché mi faceva piacere avere a che fare con i bambini, e imparai presto che agli adulti faceva piacere sentirselo dire. Oh, il medico! Che bella scelta!”.
Nel libro Michelle Obama rivela, inoltre, le reazioni avute nella sua intensa vita pubblica: “Mi hanno esaltata come la donna più potente del mondo e demolita dandomi della “donna nera arrabiata”. Ho chiesto ai miei detrattori a quale parte della definizione tenessero di più: nera, arrabbiata o donna?”
“Nella mia vita – scrive nella prefazione – sono stata avvocato, dirigente di un ospedale e direttore di un ente no profit che aiuta i giovani a costruirsi una carriera. Sono stata una studentessa nera della working class in un costoso college frequentato in prevalenza da bianchi. Sono stata spesso l’unica donna e l’unica persona afroamericana presente nella stanza, in molte stanze diverse. Sono stata moglie, neomamma stressata, figlia lacerata dal dolore del lutto. E, fino a non molto tempo fa, sono stata la first lady degli Stati Uniti d’America, un lavoro che ufficialmente non è un lavoro, ma che mi ha offerto una tribuna che mai avrei immaginato. Mi ha stimolato e mi ha reso umile, mi ha tirato su il morale e abbattuto, a volte nella stessa circostanza”.