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Metro C: dall’11 ottobre apre la tratta Pantano-Centocelle. Ma sarà una linea “dimezzata”

di Corinna Spirito17 Settembre 2014
17 Settembre 2014

LineaC

 

La metro C di Roma sarà inaugurata il prossimo 11 ottobre, parola dell’assessore alla mobilità del Comune, Guido Improta. Non sarà attiva tutta la linea, ma il tratto più lungo, quello che parte da Pantano e arriva a Centocelle, eppure per i romani è una notizia sensazionale, visti i tempi apparentemente infiniti dei lavori di questa terza linea del metrò.

La progettazione della linea C cominciò nel 1999 e i lavori hanno preso il via nel 2001. All’epoca, l’avvio della prima tratta era stata prevista per aprile 2011, ma ad oggi i romani stanno ancora aspettando di poter accedere alle nuovissime e tecnologiche fermate della metro, ormai pronte da un paio d’anni. Tra investimenti, errori in corso e ritardi, il budget investito nell’opera è salito a 3,5 miliardi, che la fa automaticamente nominare infrastruttura più costosa d’Italia.

Inizialmente il progetto era veramente ambizioso e prevedeva che la linea collegasse le zone più alla periferia della metropoli (Monte Compatri, Borgata Finocchio, Borghesiana, ecc) con il centro. I due capolinea sarebbero dovuti essere Pantano – Piazzale Clodio, ma per ora si è costruito fino ai Fori Imperiali (fermata in cui la metro C incontra la B), con un solo nodo di scambio con la metro A, a San Giovanni, e la tratta di Piazza Venezia in fase di progettazione. L’assessore Guido Imparato ha ammesso di tenere molto ad ampliare la metro C fino a Piazzale Clodio e realizzare un ulteriore nodo di scambio con la linea A a Ottaviano, ma per farlo dovrebbe ottenere nuovi finanziamenti dalla Regione, che per il momento non sembra propensa a concederli. La risposta definitiva si avrà comunque nei prossimi giorni: durante la Settimana della Mobilità (da oggi, 16 settembre, al 20 settembre), infatti, si dovrà decidere se piazza Venezia diverrà un capolinea o una fermata di passaggio.

Per ora non si hanno ancora date certe sul momento in cui la metro C sarà completamente funzionante e potrà dunque svolgere il ruolo per cui era stata originariamente concepita: collegare la periferia al centro, rendere Roma una metropoli raggiungibile in tutta la sua ampiezza, come le altre capitali europee. Si ipotizza che ci sarà da attendere almeno un altro anno durante il quale l’alto numero di residenti delle aree in questione potrà spostarsi più velocemente nelle zone limitrofe, ma continuerà ad essere emarginato fuori dal centro. E nel frattempo la Settimana della Mobilità ricorda ai romani che ogni anno circa un centinaio di concittadini muoiono in auto e che si perdono 135 milioni di ore a causa del traffico in una città in cui circolano 970 macchine per mille abitanti: ecco perché bisogna puntare sui trasporti alternativi, come la bicicletta o i veicoli elettrici, ma soprattutto sul miglioramento del servizio pubblico.

Corinna Spirito

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