L’Albiceleste potrebbe rimanere orfana del suo fuoriclasse Lionel Messi per le prossime partite. La pulce infatti, è finita da ieri sera nel mirino della Fifa, che ha notificato alla nazionale argentina un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Oggetto delle accuse sarebbe un’offesa, pronunciata da Messi, nei confronti della terna arbitrale durante la partita contro il Cile, valida per le qualificazioni ai mondiali 2018 in Russia.
Ad incriminare il fuoriclasse del Barcellona sono state le telecamere, che mostrano Messi urlare «La c….a di tu madre» al guardalinee per un fallo non fischiato. Di fronte al pesante insulto il collaboratore dell’arbitro non ha reagito. Ma a quanto pare le parole del 10 di Bauza non sono passate inosservate e la squalifica potrebbe essere notificata già nel pomeriggio.
La pulce rischia ora di saltare la gara contro la Bolivia. Un’assenza importante per la Selección, che ha guadagnato il terzo posto nel girone sudamericano grazie al gol di Messi contro il Cile. Ma i dirigenti argentini non sembrano curarsi delle accuse della Fifa. «Difficilmente Messi verrà squalificato perché non ci sono elementi sufficienti per provare la sua colpevolezza», ha dichiarato il numero uno dell’Afa, la Federazione argentina, Armando Perez, aggiungendo che «nel referto di fine partita non si fa alcun cenno ad aggressioni da parte del giocatore».
Da Zurigo sembrano comunque decisi a punire il calciatore. La commissione disciplinare della Fifa verificherà se il pallone d’oro abbia aggredito verbalmente il guardalinee Dewson Silva e il collega Marcelo Vangasse. Le immagini sembrano già condannare la Pulce a una squalifica minima di due giornate. E l’Afa avrà tempo fino alle 9 per difendere il suo fuoriclasse, presentando una relazione dei fatti.