Le discussioni sul Meccanismo europeo di stabilità continuano a creare spaccature all’interno del governo. Dopo il vertice notturno di ieri ancora manca una decisione definitiva sul fondo salva-Stati, e le tensioni tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico sono alte a causa delle vedute opposte sulla questione. Lo stesso Luigi Di Maio ammette la distanza tra i due partiti al governo, pur parlando di un confronto “civile e costruttivo” tra le due parti.
Per il leader grillino “nulla si deciderà finché non si arriverà in Parlamento quando il presidente del Consiglio verrà a riferire e si dovrà approvare una risoluzione”, aggiungendo che il Mes va valutato “nell’ambito di un pacchetto di riforme nelle quali c’è tanto da cambiare”.
Per i dem non c’è bisogno di modifiche al salva-Stati così come va evitato uno slittamento. “Nessuna richiesta di rinvio all’Ue”, dice il capo delegazione del Pd Dario Franceschini, che parla di “un mandato che rafforza il ministro Roberto Gualteri a trattare al meglio l’accordo sul tavolo europeo già dal 4 dicembre”.
Non passa inosservata la posizione di Italia Viva, che ha disertato il vertice. A Non è l’Arena su La7, Matteo Renzi giustifica l’assenza: “Non abbiamo nulla su cui litigare, se la vedessero tra loro”. E prosegue: “Gli italiani sono stanchi di questi vertici ogni tre giorni, vogliono risposte”.
Attraverso un’intervista pubblicata oggi da La Repubblica interviene anche David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. Per Sassoli le polemiche sulla riforma danneggiano la credibilità dell’Italia in Ue, e che “concentrarsi sul Mes e non sulle nostre economie è come soffermarsi sul dito e non sulla Luna”.
Intanto Giuseppe Conte interverrà oggi alle 13 in Parlamento: il premier farà chiarezza sullo stato attuale delle trattative con l’Ue sul Mes. Un’apertura arriva dalla Germania: “C’è sempre e c’è sempre stato spazio” per la trattativa per i singoli paesi, “ma ci sono anche regole che vanno rispettate” nell’interesse di tutti i membri, ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert.