Alla fine, dopo molte notti insonni, la cancelliera tedesca Angela Merkel tira un respiro di sollievo. La nuova crisi di governo scatenata dal capo dei servizi segreti interni, Hans Georg Maassen – vicino alle posizioni del partito dell’ultra destra Alternative fur Deutschland e ambiguo nei confronti dei neonazisti – si è chiusa.
Inizialmente rimosso dall’incarico di direttore dell’intelligence, ma designato a un ruolo perfino più delicato e rilevante come sottosegretario agli Interni, Massen è stato invece nominato ieri nella più modesta veste di consulente speciale del ministero dell’Interno.
“La prima soluzione individuata martedì scorso, quella cioè di nominarlo sottosegretario agli Interni, non era convincente”, spiega la Merkel in conferenza stampa a Berlino, in merito all’accordo trovato ieri sul caso dell’ex capo dei Servizi che per settimane ha diviso la coalizione. “Quella trovata ieri, invece, è adeguata e trasmissibile all’opinione pubblica”, ha sottolineato la cancelliera.
“Adesso la coalizione deve occuparsi meglio dei problemi della gente”, ha aggiunto la Merkel, annunciando che la Grosse Koalition intende riunirsi periodicamente in commissione per varare i risultati dell’Esecutivo.