Parte bene il mercato dell’auto europeo, con una crescita che nel primo mese dell’anno interessa tutti i paesi dell’Unione, tranne Slovacchia e Irlanda.
L’analisi del Centro Studi Promotor sottolinea come siano ottimi i numeri dei cinque maggiori mercati, che costituiscono il 70% delle immatricolazioni. Si registrano, infatti, punte di crescita del tra il 10 e l’11% in Spagna, Francia, Germania e Italia. E’ cresciuto invece limitatamente del 2,9% nel Regno Unito, che però nel 2016 aveva piazzato il suo record assoluto.
E se l’Europa corre, Fiat-Chrysler vola. A gennaio le immatricolazioni del gruppo nei paesi Ue ed Efta sono state 83.780, il 15% in più dello stesso periodo nel 2015 e il 5% in più del mercato complessivo.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il buon andamento della domanda in Europa «è dovuto da un lato alla contrazione delle vendite generatasi nella fase più dura della crisi economica, che ha determinato un accumulo di domanda di sostituzione, e dall’altro, nei Paesi meno colpiti dalla crisi, all’effetto delle formidabili innovazioni tecnologiche che hanno investito il settore dell’automobile negli ultimi anni ed accelerato così la richiesta».