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Mercati, dubbi sulla tregua
il metano vola a +14%
sale il prezzo del petrolio

In ribasso le principali Borse europee

Rischio recessione per gas in Germania

di Alessio Brandimarte30 Marzo 2022
30 Marzo 2022

epa08084820 (FILE) - A gas pressure-gauge of the gas-compressor station in Mryn village, about 130 km of Kiev, Ukraine, 15 October 2015 (reissued 21 December 2019). Reports on 21 December 2019 state Russian energy company Gazprom and Ukrainian authorities have reached an agreement whereby Gazprom is to pay Ukraine 2.9 billion USD as a settlement in a row over gas transit. The new agreement for the next five years also sees a reduction of Russian gas flowing through Ukraine from 90 billion qubic meters to 65 billion qubic meters in 2020, and a further reduction to 40 billion qubic meters planned for the years 2021-2024. EPA/ROMAN PILIPEY *** Local Caption *** 52307439

Le speranze di una tregua in Ucraina si scontrano con i dubbi dei mercati sulle reali intenzioni di Mosca. Sono in ribasso le prime contrattazioni delle Borse europee di oggi: Francoforte cede l’1%, Parigi lo 0,7% e Milano lo 0,6%, mentre Londra avanza dello 0,2%.

Il governo tedesco ha attivato l’allerta preventiva del piano di emergenza sul gas in Germania, secondo quanto annunciato in conferenza stampa dal ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck. Il ministro ha spiegato che, a causa della guerra in Ucraina, la Germania si prepara ad una riduzione dell’approvvigionamento del gas, attualmente comunque garantito. Il Consiglio degli esperti economici, noto come “Consiglio dei saggi”, che riunisce tradizionalmente governo e Parlamento tedeschi, ha segnalato un rischio “sostanziale” di recessione nel Paese.

L’attivazione del piano, collegato al rischio di interruzioni dei flussi dalla Russia, ha fatto scattare il prezzo del metano ad Amsterdam, che sale a 124 euro al megawattora, registrando un +14,4%. Anche il petrolio ha ripreso a salire (Brent +2% a 112 dollari e Wti +2,2% a 106 dollari), in un clima di avversione al rischio, evidenziato anche dalla crescita dell’oro dello 0,5%. A livello settoriale, quelli delle auto sono i titoli più penalizzati, con un calo dell’indice di settore Stoxx dell’1,6%, oltre a banche, media e beni strumentali, in flessione dell’1,1%.

I dati sull’inflazione spagnola, salita del 9,8% a marzo, alimentano i timori di un’accelerazione della stretta monetaria da parte della Banca centrale europea, con un impatto negativo sulla crescita economica, messa a rischio anche dalla guerra in Ucraina. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato come la guerra comporti una “notevole incertezza sulle prospettive” e che la risposta della Banca centrale si baserà sui principi di “opzionalità, gradualità e flessibilità”.

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