Sono già oltre 90mila le prenotazioni effettuate per la grande mostra sui capolavori dell’Impressionismo che aprirà domani a Treviso, nel Museo civico di Santa Caterina. La pienezza della luce, le infinite rifrazioni e sfaccettature del colore, l’attimo fuggente, la natura nella sua vitalità e il movimento della vita: i cardini della pittura impressionista saranno celebrati dall’esposizione intitolata “Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin”.
140 capolavori in esposizione
L’evento, organizzato da Linea d’Ombra e in programma fino al 17 aprile 2017, celebra il ventennale della società fondata e diretta da Marco Goldin. “Ho lavorato un anno e mezzo – racconta Goldin – per mettere a punto un percorso capace di contestualizzare le diverse anime dell’Impressionismo”. Si potranno ammirare infatti oltre 140 capolavori, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. Tra le opere esposte troviamo “La casa dell’artista ad Argenteuil” di Monet, “Cipressi con due figure” di Van Gogh, i “Mietitori” di Degas, ‘Le rondini’ di Manet.
Un colpo d’occhio straordinario che spiega nel suo insieme “il passaggio – dice Goldin – dal ritratto accademico a quello romantico e poi realistico, per approdare infine alla poetica della vita moderna peculiare dell’Impressionismo”. Una vita non più celebrata, bensì ricordata in tanti momenti quotidiani, pieni di gioia, come nel caso di Renoir, presente con ‘Mademoiselle Irene Cahen d’Anvers’, splendida icona della mostra, e l’ancor più bella ‘Bambina con l’uccellino’, proveniente dal Clark Art Institute del Massachusetts.
Si potranno ammirare anche le opere di Manet
Goldin è riuscito a portare a Treviso anche un nucleo rilevante di dipinti di Edouard Manet, concessi molto raramente in prestito. L’evoluzione del ritratto impressionista prosegue con i capolavori di Van Gogh e Gauguin. Il viaggio nelle molte storie dell’Impressionismo continua poi con le figure en plein air, il tema dominante del movimento francese. Dopo una splendida incursione nella natura morta, rappresentata da Cezanne, a farla da padrone sarà il paesaggio, in tutte le declinazioni.
