Da tempo si discute sull’efficacia del web quale mezzo mediatico sostitutivo della carta stampata. Secondo Enrico Mentana, attuale direttore del Tg La7, è però importante inquadrare i vari settori dell’informazione in base alle proprie specifiche peculiarità.
“Penso che la rete sia una cosa completamente diversa dalla televisione –ha dichiarato Enrico Mentana, in esclusiva a Lumsanews-. La rete ha bisogno di propri contenuti. Se è soltanto un mezzo ulteriore per la trasmissione di un segnale che va anche nella televisione satellitare o quella in chiaro, non ha ragion di essere”.
Quali sono dunque i veri contenuti della rete? E come giudica la trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro visibile anche su web?
“Le proprietà della rete si magnificano in facebook, twitter, social network e nella possibilità di interazione che manca nelle trasmissioni tradizionali. Francamente non è proprio questa la principale caratteristica di ‘Servizio Pubblico’ di Michele Santoro”.
Ultimamente si stanno diffondendo in rete forme di giornalismo partecipativo. Sono utili oppure no?
“Sinceramente preferisco non esprimerrmi su questo tema. Essendo da un’altra parte, mi sento lontano da quel mondo…”
Parlando allora del suo mondo, quello della televisione, cosa ne pensa della possibilità di un’asta sulle frequenze Tv in Italia?
“L’argomento non è così facile come si dice propagandisticamente. Anche in altri Paesi si è fatto Beauty Contest, e per quanto ci riguarda è ovvio che messi come stiamo si arriverà ad un’asta con dei contenuti economici. Non bisogna però dimenticare che l’attuale governo ‘tecnico’ non è un governo post-elettorale che ha cambiato gli schieramenti in parlamento. Dunque la partita si deciderà nella maggioranza del vecchio governo”.
Gianluca Natoli