Mentre Elon Musk polemizza con il ministro degli Esteri polacco e minaccia di spegnere Starlink in Ucraina, il governo italiano valuta un accordo con la sua azienda. E le opposizioni attaccano duramente la premier Giorgia Meloni.
Salvini: “Il governo firmi con Starlink”
Nel centrodestra, l’unico a esporsi è stato il ministro Matteo Salvini, che ha confermato il proprio sostegno a Musk e all’ex presidente americano Donald Trump. “Secondo me, il governo italiano avrebbe l’interesse a firmare domani mattina un contratto con Starlink”, ha dichiarato il leader della Lega, sottolineando che le telecomunicazioni in Ucraina sono attualmente garantite dalla rete satellitare di SpaceX. Salvini ha però preso le distanze dall’idea di uscire dall’alleanza atlantica: “Noi stiamo bene nella Nato. Musk, da libero cittadino, fa bene a suggerire quello che ritiene”.
Le opposizioni contro Musk e Meloni
Dall’altra parte, il Partito Democratico ha chiesto alla premier di chiarire la propria posizione. “Come fa Meloni a voler consegnare la sicurezza nazionale a Musk, dopo le sue ultime gravissime parole?”, si chiede Elly Schlein. Anche Carlo Calenda ha espresso preoccupazione: “Musk non è un partner affidabile. Chiedo che Meloni chiuda immediatamente qualsiasi possibilità di intesa con Starlink”. Per il Movimento 5 Stelle, le dichiarazioni del magnate rappresentano un “becero ricatto sulla pelle del popolo ucraino”.
La reazione internazionale
Il dibattito si è allargato oltre i confini italiani. Il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski ha avvertito che, se Starlink si rivelasse inaffidabile, l’Ucraina dovrebbe cercare alternative. Musk ha replicato duramente su X: “Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo”. Intanto, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha difeso il ruolo di Starlink nella guerra, in polemica con Varsavia. Il primo ministro polacco Donald Tusk ha esortato gli alleati a mantenere il rispetto reciproco, sottolineando che “una vera leadership non si basa sull’arroganza, ma sulla considerazione per tutti i partner”.