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HomePolitica Meloni: “Prima del diritto a migrare
c’è il diritto a non farlo”

Meloni: "Prima del diritto
a migrare per mare
c'è quello a non farlo"

Ieri una telefonata tra Meloni e Scholz

"Vogliamo aumentare la spesa militare"

di Allegra Civai21 Marzo 2023
21 Marzo 2023

La premier Giorgia Meloni e il ministro italiano per gli Affari europei Raffaele Fitto, durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo | Foto Ansa

“Siamo di fronte a un’emergenza che sta diventando strutturale, questa definizione è la realistica fotografia”. Queste le parole della premier Giorgia Meloni durante l’informativa in Parlamento, che si è tenuta nella mattinata del 21 marzo in vista del Consiglio europeo del 23 e 24. “Il principio del coinvolgimento degli stati di bandiera delle navi Ong nelle operazioni Sar, non devono più gravare solo sugli stati di approdo. Gli stati di bandiera che finanziano le Ong devono assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro prima di ogni ipotetico diritto a emigrare – ha aggiunto -, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato”. Sull’Ucraina afferma che siano importanti le pressioni su Mosca, mentre non nega la necessità di “aumentare la spesa militare”.

Ieri sempre su questo tema il presidente del Consiglio ha avuto una conversazione telefonica della durata di 30 minuti con il cancelliere federale tedesco, Olaf Scholz, con il quale la premier sta cercando di creare un nuovo asse sulle migrazioni. I due leader hanno identificato come priorità da parte del Consiglio Europeo la necessità di dare un ulteriore segnale di sostegno all’Ucraina a 360 gradi e di attuare in modo celere le decisioni del Consiglio Europeo di febbraio per una gestione finalmente europea dei flussi migratori ed infine sulle soluzioni europee per la competitività delle economie del continente, attraverso il pieno utilizzo degli strumenti UE appropriati.

La premier si aspetta passi in avanti dell’Ue sui migranti, dopo la lettera di lunedì dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen ai 27 Paesi, dove afferma che “ il terribile naufragio al largo della Calabria è stato un vivido richiamo all’urgenza della nostra azione e dando maggiore spazio alle priorità dell’Italia. La Commissione Ue è pronta a mobilitare 110 milioni di euro nel 2023, in aggiunta ai 208 già impegnati per la cooperazione anti-trafficanti.

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