BRUXELLES – “Sono rimasta sconvolta dalla reazione che ho visto in Aula, con parlamentari della Repubblica che sono arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie”. Parla così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine del Consiglio europeo del 20 marzo a Bruxelles. Le sue parole alla Camera sul manifesto di Ventotene – “non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia” – sono diventate un casus belli. E le opposizioni, ora sul piede di guerra, denunciano attacchi alla democrazia.
Secondo la premier Meloni, da parte della sinistra c’è stata una “reazione assolutamente scomposta” che non solo mostra “un’anima illiberale e nostalgica” ma definisce anche una “difficoltà oggettiva a confrontarsi con le idee degli altri”. In risposta a queste dichiarazioni, il Partito democratico ha organizzato un flash mob a Ventotene domani, 22 marzo. Promotore della manifestazione, a cui è stata invitata anche la stessa presidente del Consiglio, è Daniele Leodori, consigliere e segretario regionale del Pd Lazio.
“Il Manifesto di Ventotene redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni – ha dichiarato Leodori – rappresenta una pietra miliare nella costruzione dell’Unione europea, promuovendo valori di unità, pace e cooperazione tra i popoli”. Dopo le recenti affermazioni della premier, il segretario dem ha evidenziato “la necessità di riaffermare con forza i principi fondanti dell’Europa” incoraggiando “un momento di riflessione collettiva e celebrazione dei valori europei, con letture pubbliche del Manifesto e interventi di personalità del mondo della cultura e della politica”.
Al flash mob, tra gli altri, parteciperà il deputato del Partito democratico Roberto Morassut: “Sento il dovere di rendere omaggio ai padri dell’Europa a Ventotene, come europeista e antifascista”. Sarà presente anche la deputata dem Michela Di Biase che definisce “vergognose” le parole di Giorgia Meloni. Parole che “ci chiamano a una mobilitazione per riaffermare i valori dell’Europa dei popoli, di pace e solidarietà contenuti nel Manifesto”. Di Biase ha poi aggiunto: “Ci saremo per dare forza a quel sogno e per impedire che chi oggi governa il Paese possa interrompere il processo di costruzione europeo”.