ROMA – “Il nostro obiettivo, piuttosto che più Europa in Italia, è più Italia in Europa, come si conviene a una grande nazione fondatrice”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto questa mattina alla Camera le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo, che si svolgerà a Parigi tra il 15 e il 16 dicembre. Un dossier ricco di temi e di spunti politici, che riguardano Ucraina, energia, migranti e Iran.
La premier ha affrontato in apertura la questione Ucraina. Quello del governo italiano è “un impegno verso la causa ucraina che fino dall’inizio abbiamo sostenuto a 360 gradi, in coerenza con Ue, Nato e nazioni vicine. Il governo ribadisce il pieno appoggio a Kiev in tutte queste dimensioni. Continueremo a impegnarci per ogni sforzo diplomatico utile per la cessazione dell’aggressione russa”.
Alla presenza di molti esponenti dell’opposizione, tra cui il segretario del Pd Enrico Letta ed il leader del M5s Giuseppe Conte, la Meloni ha usato parole molto forti anche sulla questione energia. “Per noi – ha affermato – è fondamentale porre un argine alla speculazione. La posta in gioco per l’Unione europea sull’energia è molto alta, perché definisce la capacità stessa dell’Europa di proteggere le sue famiglie e le sue imprese”.
Ancora, sulla questione migranti, ha proposto “un quadro di collaborazione basato su flussi legali. Un’incisiva azione di prevenzione e contrasto di quelli irregolari fermerebbe le partenze, lavorando poi a una gestione europea dei rimpatri”.
La premier ha poi espresso la sua vicinanza alle vicende degli ultimi giorni verificatesi in Iran. “Guardiamo con favore al segnale di condanna per le sentenze capitali in Iran a seguito delle proteste nel Paese. L’uso della forza contro dimostranti pacifici, contro le donne, da parte delle autorità iraniane è ingiustificabile e soprattutto inaccettabile”. Proprio ieri, infatti, è stato giustiziato a Mashhad, in Iran, un secondo manifestante.
In foto la presidente del consiglio Giorgia Meloni (ANSA)