NEW YORK – Giornate impegnative per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in visita negli Stati Uniti per partecipare alla 79ma Assemblea generale dell’Onu, ma non solo. Dopo l’intervento di lunedì 23 settembre al Vertice del Futuro, Meloni è attesa anche il 24 settembre per il consueto discorso in cui si esprimeranno tutti i capi di Stato membri dell’Organizzazione. A margine ci sarà anche la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina.
Il discorso al Palazzo di Vetro
Dalla guerra al cambiamento climatico, dalle disuguaglianze sociali ai rischi causati da un uso poco consapevole dell’Intelligenza artificiale. Il discorso della premier Meloni al Vertice per il Futuro dell’Onu mette in luce le sfide alle quali il mondo è chiamato ad agire. La presidente del Consiglio ha ribadito che l’Italia “è una convinta sostenitrice” dell’Onu e del multilateralismo, che però non deve essere “un club nel quale incontrarsi per scrivere inutili documenti zeppi di buoni propositi, ma il luogo nel quale si devono fare i conti con l’urgenza delle decisioni, il luogo nel quale le idee devono diventare azione, facendo sintesi tra le diverse sensibilità”.
Sulla proposta degli Usa per il rinnovamento dell’Assemblea Onu con due seggi permanenti per i paesi africani, insieme a un seggio a rotazione per le piccole nazioni insulari in via di sviluppo, la premier si è detta contraria. La riforma del Consiglio di Sicurezza non può “prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività” poiché non esistono “nazioni di serie A e di serie B”.
La cerimonia con Elon Musk
Tra gli applausi, il 23 settembre la premier Meloni ha ricevuto da Elon Musk il “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council “per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024″. Nel ringraziare Musk, la premier ha colto l’occasione per celebrare i valori dell’Occidente contro le autocrazie e i regimi autoritari. “Le autocrazie stanno guadagnando terreno sulle democrazie e rischiamo di assomigliare sempre di più a una fortezza chiusa e autoreferenziale”, ha ammonito, indicando il piano Mattei come esempio “per invertire questa rotta” e come “modello di cooperazione paritaria per costruire con i Paesi africani un partenariato nuovo e duraturo”.
Sull’Intelligenza artificiale ha sottolineato l’importanza “di governare i rischi perché non si può barattare la nostra libertà in cambio di un maggiore comfort. Sappiamo come leggere questi fenomeni perché la nostra civiltà ci ha dato gli strumenti”, ha detto durante l’intervento. Il sodalizio tra i due, però, ha suscitato malumore all’interno del think tank e molte polemiche politiche.