Kim Kardashian ha accettato di pagare una maxi multa di 1,26 milioni di dollari alla Sec, Securities and Exchange Commission, che aveva accusato la star di aver illecitamente promosso una criptovaluta. In particolare, Kardashian non avrebbe denunciato di essere stata pagata 250.000 dollari per pubblicare un post sui token (gettoni virtuali) EMAX, asset di criptovaluta offerta da EthereumMax. Il post su Instagram contestato, che conteneva l’hashtag “#ad”, includeva un collegamento al sito Web EthereumMax, che fornisce agli utenti istruzioni su come acquistare i token.
Il comunicato stampa della Sec spiega che Kardashian ha violato una legge federale. “Questo caso ci ricorda che, quando celebrità o influencer promuovono opportunità di investimento, inclusi i cripto-asset, questo non significa che tali prodotti di investimento siano adatti a tutti gli investitori – ha spiegato il presidente della Sec, Gary Gensler – Incoraggiamo gli investitori a considerare i potenziali rischi ed opportunità di un dato investimento alla luce dei propri obiettivi finanziari”. Gensler ha poi aggiunto che spera che questo caso sarà d’esempio per altre celebrità che non rivelano al pubblico “quando e quanto vengono pagati per promuovere gli investimenti”.
Kardashian, che ha un patrimonio di circa 2,8 miliardi di dollari, ha quindi messo fine alla controversia con la Consob Usa. Inoltre, ha accettato anche di non promuovere il settore delle crypto currency per tre anni e di collaborare con l’indagine in corso. La Sec ha più volte segnalato in questi anni il dovere per le celebrità di chiarire agli investitori se sono pagate per il sostegno delle cripto. Nel 2018, l’autorità di regolamentazione aveva per esempio multato il pugile Floyd Mayweather e il produttore musicale DJ Khaled per non aver rivelato i pagamenti ricevuti per pubblicizzare alcuni lanci di token.