TEL AVIV – Non è quella di Shiri Bibas la salma restituita da Hamas a Israele. Ieri, 20 febbraio, il gruppo palestinese aveva consegnato alla Croce Rossa i corpi di quattro ostaggi israeliani, tra cui i neonati Bibas e la loro madre, dopo averli mostrati in un macabro show allestito sul palco di Khan Yunis.
I corpi dei due bambini sono stati identificati con Kfir e Ariel Bibas, mentre il dna del terzo corpo non corrisponde a quello della madre Shiri, né a nessun altro ostaggio. Secondo l’Istituto di patologia israeliano la causa della morte dei due bambini non sarebbe da attribuire ai bombardamenti dell’Idf come sostenuto da Hamas: “Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente uccisi durante la prigionia nel novembre 2023 dai loro rapitori” riferisce l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Netanyahu: “Hamas pagherà il prezzo per aver violato l’accordo”
Israele è determinata a riportare a casa la salma di Shiri insieme a tutti gli altri ostaggi. In una dichiarazione video Netanyahu ha annunciato che ci saranno conseguenze: “Garantiremo che Hamas paghi il prezzo per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo”, riferendosi alla mancata restituzione dei corpi. Ma secondo indiscrezioni raccolte dal quotidiano israeliano Ynet non ci sarebbe una reale intenzione di far saltare l’accordo.
Il funzionario di Hamas Ismail al-Thawabteh ha replicato spiegando che il corpo di Shiri Bibas “è stato fatto a pezzi” a causa del raid aereo israeliano ed ”è stato apparentemente mescolato ad altri corpi sotto le macerie”.
Ordinata un’operazione “antiterrorismo” in Cisgiordania
Alle cinque esplosioni di alcuni autobus avvenute la sera del 20 febbraio nel sud di Tel Aviv Israele risponde con un’intensa operazione militare in Cisgiordania. Gli attacchi ai bus, che non hanno provocato vittime, sono stati attribuiti al terrorismo di matrice palestinese. Così Netanyahu giustifica l’ordine all’Idf di condurre “un’intensa operazione contro i centri del terrorismo in Giudea e Samaria”.
L’ufficio del primo ministro israeliano rende noto che Netanyahu ha anche ordinato “alla polizia israeliana e allo Shin Bet di aumentare l’attività preventiva contro ulteriori attacchi nelle città israeliane”. Proprio i servizi segreti dello Shin Bet hanno fatto sapere di aver arrestato un uomo sospetto di essere coinvolto nell’esplosione degli autobus: sarebbe un israeliano che avrebbe aiutato un altro individuo nell’operazione.
Il vertice di Riad
Dopo l’incontro tra i vertici statunitensi e russi, un nuovo incontro è atteso a Riad tra i leader di cinque paesi arabi: Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Giordania. Sul tavolo il piano di Donald Trump per la Striscia di Gaza, che lui vorrebbe rendere la “riviera del Medio Oriente”. Il summit cercherà di trovare una soluzione che possa rispettare i diritti della popolazione palestinese attraverso una governance che garantisca una pace stabile e duratura.