GAZA – Hamas sarebbe pronta ad accettare che le forze israeliane (Idf) rimangano temporaneamente a Gaza dopo l’entrata in vigore di un accordo di cessate il fuoco. A riferirlo è un report del Wall Street Journal. Secondo il quotidiano statunitense, l’organizzazione jihadista avrebbe inoltre fornito un elenco di ostaggi di cui acconsentirebbe al rilascio in cambio di detenuti palestinesi. Si tratterebbe di 30 prigionieri, tra cui cittadini statunitensi, che libererebbe durante un periodo di tregua di 60 giorni a condizione di un aumento di aiuti umanitari.
Nello specifico, il gruppo militante accetterebbe la permanenza temporanea dell’Idf nel corridoio Filadelfia – una piccola lingua di terra lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto – e il corridoio di Netzarim, che divide l’enclave. Secondo i negoziatori, inoltre, Hamas avrebbe anche stabilito che non gestirà il lato palestinese del valico di Rafah tra Egitto e Gaza.
Netanyahu incontra Sullivan
Pronto a raggiungere un accordo di cessate il fuoco anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Che ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan a Gerusalemme, nell’ambito delle ultime azioni dell’amministrazione Biden per cercare di arrivare a un accordo che consenta anche la liberazione degli ostaggi.
Raid israeliani sulla Striscia, uccise 12 guardie palestinesi
Non si fermano i raid israeliani sulla Striscia. La protezione civile locale ha fatto sapere che almeno 24 persone, tra cui diversi bambini, sono morte negli attacchi sul campo profughi di Nuseirat e su Gaza City. Il portavoce dell’agenzia Mahmud Basa ha inoltre riferito dell’uccisione di 12 guardie palestinesi impegnate a proteggere i camion degli aiuti umanitari nelle zone meridionali del territorio. Sette delle vittime hanno perso la vita in un attacco a Rafah, mentre le altre cinque sono rimaste uccise a Khan Yunis.
L’attentato a Gerusalemme, si consegna il terrorista palestinese
Si è consegnato alle autorità il terrorista palestinese che ieri, 11 dicembre, ha aperto il fuoco contro un autobus causando la morte di un bambino di 12 anni. Il ragazzino è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale, dove era arrivato insieme a tre donne rimaste ferite nella sparatoria.