GAZA CITY – Altra notte di bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza, nel 126esimo giorno di guerra in Medioriente. E cresce la tensione, soprattutto dopo la critica di Joe Biden alle parole del primo ministro Benjamin Netanyahu sugli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Un’operazione militare – quella nella Striscia – “esagerata” a detta del presidente degli Stati Uniti, tanto quanto quella che nelle scorse ore ha coinvolto la città di Rafah. La Casa Bianca ha infatti preso le distanze sull’estensione delle operazioni militari dell’esercito israeliano a sud della Striscia di Gaza, definendo “disastroso” un altro possibile attacco a Rafah.
Vittime a Gaza, Rafah, Zawayda e Deir al-Balah
Intanto il bilancio delle vittime a Gaza sale a 27.947, dopo le ultime 14 persone uccise nella Striscia. L’emittente araba Al Jazeera ha affermato che almeno otto persone sono rimaste uccise e altre 18 ferite negli ultimi bombardamenti sulla città meridionale dell’enclave palestinese. Le vittime si aggiungono alle quattro nell’asilo di Zawayda e alle due a Deir al-Balah.
Tensione in Libano
Sul fronte Libano, l’aeronautica militare israeliana ha dichiarato che le decine di suoi aerei schierati sul Libano potrebbero “trasformarsi in centinaia” pronte a operare “entro pochi minuti”. L’intenzione di aumentare la dote dei caccia israeliani arriva come risposta alla raffica di almeno 30 razzi di Hezbollah, lanciati dal Libano verso Israele nel corso della serata di giovedì.
La telefonata tra Gallant e Austin e l’incontro tra Biden e Scholz
Sempre nella notte tra giovedì 8 e venerdì 9 febbraio il ministro israeliano Yoav Gallant ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo Lloyd Austin, ribadendo la volontà di raggiungere “la distruzione di Hamas e la liberazione degli ostaggi” con operazioni mirate dell’Idf a sud di Gaza.
Un confronto svoltosi nelle stesse ore in cui il Comando centrale degli Stati Uniti stava conducendo sette nuovi attacchi di “autodifesa” in Yemen contro quattro droni e sette missili Houthi che erano pronti per essere lanciati nel Mar Rosso. Ed è proprio di Mar Rosso e Medio Oriente, oltre che di Ucraina, che parleranno il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante l’incontro oggi alla Casa Bianca.