Tempo di novità per gli aspiranti medici italiani. Dal 2015/2016 il tanto odiato test d’ingresso per entrare alla Facoltà di Medicina potrebbe essere definitivamente abolito. A darne l’anticipazione il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: “Intendo rivisitare il sistema di selezione prendendo a modello quello francese. Entro la fine di luglio formulerò la proposta e le nuove regole”.
Modello appunto, ma non copia conforme. Il sistema transalpino, infatti, prevede un primo anno comune per gli studenti di Medicina, Farmacia, Odontoiatria ed Ostetricia, durante il quale è previsto un test diviso in due parti, da affrontare al termine dei due trimestri (a gennaio e maggio). Le prove si basano su materie con le quali gli universitari hanno avuto a che fare durante il primo anno accademico. Un esame di certo non semplice, tant’è che a passarlo sono in media solo il 15/20% degli studenti.
Al contrario, secondo le prime ipotesi emerse, il ministro Giannini starebbe pensando all’eliminazione totale dei test. La selezione avverrebbe naturalmente in base al curriculum di studi, con attenzione al voto e alla regolarità con cui sono stati svolti gli esami. Per il momento il progetto è ancora in corso, ma nelle prossime settimane verrà presentato il disegno definitivo.
I candidati dottori però possono iniziare ad esultare. Quel che è certo, infatti, è che il test d’ingresso verrà sicuramente abolito.
Silvia Renda