Le purghe di Trump non sono finite. Dopo il siluramento dell’ex segretario di Stato Rex Tillerson potrebbe arrivare il licenziamento del consigliere per la Sicurezza nazionale H.R McMaster. A lanciare l’indiscrezione è il Washington Post, che cita cinque forti informate. Secondo il giornale americano Trump starebbe temporeggiando per trovare un sostituto.
«Il presidente vuole essere certo che il generale a tre stelle non venga umiliato e che ci sia un successore forte», scrive il Washington Post. Al centro dei malumori di Trump ci sarebbe la rigidità del generale e i contenuti dei suoi briefing, ritenuti troppo lunghi e irrilevanti.
Tuttavia la Casa Bianca ha smentito la notizia riportata dal WP. La portavoce Sarah Sanders ha detto che i rapporti tra Trump e il generale sono in realtà ottimi.
Quella del consigliere per la sicurezza nazionale sembra essere una carica molto precaria all’interno dell’amministrazione Trump. Il predecessore di McMaster, l’ex direttore della DIA Michael Flynn, era stato costretto a dimettersi dopo due mesi. Il militare aveva mentito al vicepresidente Pence riguardo ai rapporti con Mosca.
McMaster vanta una lunga carriera tra i vertici militari americani. Nel suo saggio “Deleriction of Duty” il militare tratta della guerra in Vietnam, puntando il dito contro la Casa Bianca. Secondo McMaster la leadership civile non avrebbe dovuto ignorare i generali nelle decisioni più importanti.
Intanto è già record di cambiamenti all’interno dell’amministrazione della Casa Bianca. In 14 mesi di presidenza, oltre 20 membri dello staff sono stati licenziati o si sono dimessi.