Clan camorristici e criminalità romana al centro della super frode sull’Iva, scoperta dalla Guardia di Finanza. 100 milioni di euro sottratti allo Stato in circa due anni, riciclando in Italia e all’estero i guadagni accumulati in anni di attività illecite.
Questa mattina gli uomini delle fiamme gialle, coordinati dalla Procura di Pavia, hanno arrestato 13 persone, membri di un’organizzazione criminale che, attraverso una serie di frodi carosello, riusciva a raggirare il fisco italiano. Le frodi carosello utilizzano il passaggio di beni tra diverse società appartenenti a diversi Stati per non versare l’Iva. Un espediente facile per chi ha dimestichezza con i cavilli tributari, che permettono con il passaggio delle fatture attraverso società cartiera di evadere l’imposta sul valore aggiunto.
In Europa l’Iva è in assoluto l’imposta che maggiormente sfugge al controllo degli esattori. Si calcola che ogni anno l’Ue perda circa 137 miliardi in evasione. In testa alla classifica dell’Iva non versata allo Stato c’è l’Italia, con 33 miliardi di euro mai depositati nelle casse del fisco.